venerdì 12 settembre 2014

Primo momento di homesickness e ragazze alla Mean Girls

Sapete quella storia del "io non mollo trigonometria, non sono venuta qui per cose semplici blablabla tante stronzate blablabla"? Tante belle parole…
Il punto di trigonometria non è che fosse difficile o che, è solo che ogni giorno avevo ore e ore di compiti solo per questa materia! Così ho deciso di mollare. Yes, I gave up! E ho fatto na cavolata.
Sono andata dalla tipa per farmi cambiare schedule, e indovinate che ha fatto? Per farmi fare Algebra 2, la matematica leggermente più semplice di trig, mi ha cambiato le due ore in cui avevo iniziato a farmi degli amici, US History e American Literature.
Prima avevo US History alla 4° ora e ora ce l'ho alla seconda. Inoltre questa era la classe dove c'era il tipo con la voce da orgasmo! Non potete dividerci, siamo destinati a stare insieme! Appena lui molla la ragazza, ovvio.
Poi prima avevo American Lit alla 6° ora e ora ce l'ho alla quarta. In questa ora c'erano le ragazze che mi avevano invitato a vedere Il canto della rivolta. Adesso che ho cambiato ora sono ancora invitata secondo voi? I hope so or I'm gonna kill somebody.
Quindi in poche parole, in quelle poche ore dove c'erano persone simpatiche, con cui sarei potuta uscire e diventare amica, dove i professori erano divertenti(ok solo quello di US History, but still), proprio quelle mi hanno cambiato.
Mi domando perchè ancora mi sorprendo quando succedono queste cose.

L'hsister mi ha appena chiesto se ho quasi finito di scrivere sul blog. Del tipo sbrigati perchè non puoi farlo. Secondo me non vogliono che io scriva in italiano. Ma io mi chiedo, sto 24 ore su 24 a parlare inglese, a pensare in inglese, a fare i compiti in inglese, a vivere in inglese, se un'oretta ogni tanto scrivo qualcosa in italiano non penso mi crei chissà quanti problemi, o sbaglio?
Ah, la vita di un exchange.

Il giorno dopo
Avete presente il film “Mean Girls”? Delle ragazze a American Literature mi hanno chiesto di sedere con loro in biblioteca(sì le scuole americane hanno le biblioteche. Che sono piene di libri fantastici. Penso che queste due frasi spieghino tutto) per fare un essay inutile e noiosissimo, e poi mi ci sono seduta anche a pranzo. Sono state davvero carine ad invitarmi a stare con loro, mi hanno risollevato la giornata, però mi ricordano un po’ le ragazza di Mean Girls! Bione, popolari, una è una cheerleader… Non che siano cattive o che, o almeno con me non lo sono, però mi danno quell’impressione.
Appena finita scuola sono andata al mio primo practise di pallavolo. E ultimo.
Mercoledì dato che era il mio primo giorno dovevo fare i “tryout”, una giornata in cui vedevano come giocavo e mi dicevano in quale squadra avrei giocato.
Diciamo che ho iniziato bene, prendevo tutte le palle, tiravo dritto, mi venivano tutte le battute… e poi è andata sempre peggio. Su 50 baquer me ne sarà venuto uno. Anzi no, mezzo. Quindi alla fine la coach mi ha detto molto gentilmente che io potevo far parte della squadra intermedia. E voi direte, ehy non è poi così male! Il punto è che in quella squadra ci stanno ragazze molto più piccole di me. Mentre nella squadra con cui mi sono allenata, quella delle più brave, ci sono tutte ragazze della mia età che già un po’ conoscevo. E sono così carine! Mi spiegavano tutto quello che dovevo fare, appena prendevo una palla bene(quelle poche volte) mi davano il cinque e mi spronavano, è stato davvero divertente
Ad un certo punto ho pensato che sarei svenuta eh, ma tralasciando quello è stato divertentissimo. Ma la mia carriera da pallavolista finisce qui. E volete sapere il vero motivo? Per i compiti. Ogni giorno, every fucking day, sto ore e ore a fare i compiti. Ci avreste mai creduto? Io mi aspettavo un anno in panciolle, e invece tutto il contrario. Effettivamente la scuola americana può essere facile se scegli determinate materie, ma io essendo un exchange student sono obbligata a prendere materie come US History e American Literature che danno compiti assurdi e lunghissimi ogni giorno!
Quindi grazie chiunque mi abbia fatto credere che la scuola americana fosse semplice, mi ci avevate fatto credere.
Oggi però abbiamo avuto il test di Statistica e devo dire che era davvero semplice, soprattutto per il fatto che la prof qualche giorno prima ci aveva fatto scrivere degli appunti su un rettangolino di carta, e quello aiuta davveeeero tanto durante la verifica. E’ come se avessimo il permesso di copiare dai bigliettini che ci facciamo. Dovrò fare quattro chiacchere con i prof italiani quando torno…

(è scritto poco piccolo m'hanno detto)

Un altro test che abbiamo fatto è stato in Am. Lit., ma era un test di grammatica e non ci metteva il voto. Su 50 domande ne ho azzeccate 38! Io mi aspettavo di farne corrette 3 o 4 e invece!
Volete sapere la parte più assurda della giornata? Ho preso il bus giallo per tornare a casa! Normalmente vado con la mia hsister con la macchina, ma quel giorno non poteva perché doveva andare ad un appuntamento dal medico, così invece di chiedere di nuovo un passaggio a Jerret(figlio del boyfriend dell’hmom. Mamma mia sembra Beautiful), ho deciso di prendere il bus. Ed è stata un esperienza… paranormale.
Tralasciando che ero l’unica diciassettenne, o anche l’unica che andava al liceo probabilmente, subito dei ragazzini mi hanno iniziato a fare domande sull’Italia(“vedi spesso macchina da cosa?”, “com’è la pizza lì?”, “Puoi ripetermi il tuo nome? Fride… what?”), un ragazzino(che era altissimo ma si vedeva che andava ancora alle medie) mi ha chiesto se sapevo cosa significasse “bra”. Ah, i ragazzini di oggi.
E ho annuncio da fare! E’ una di quelle cose che nessuno exchange vuole ammettere ma sappiamo tutti che prima poi succede: l’altro giorno è stato il primo giorno in cui ho avuto homesickness! Che annuncione, eh?
Ero a US History e non so come mi sia venuto in mente(probabilmente perché quella classe è una noia assurda e quindi non stavo ascoltando nulla), ma ho iniziato a pensare a i miei genitori, a casa, al mio gatto e mi sono venute le lacrime agli occhi! E’ stato assurdo perché non avevo mai pensato di provarlo così all’improvviso e durante scuola. E’ stato un momento davvero triste.
Poi sono andata a Law, e per qualche minuto mi ero ripresa, poi il prof ha iniziato a spiegare e io ovviamente non stavo ascoltando perché per quanto il prof possa essere simpatico la sua materia è davvero noiosa, così ho ricominciato a pensare a casa di nuovo. Dopo qualche minuto in cui mi ripetevo che è normale, non sono l’unica exchange a sentire la mancanza dei proprio genitori, fai un bel respiro profondo Fè, stavi andando tanto bene, mai pianto fino ad ora ecc ecc… ho alzato gli occhi e il tipo davanti a me aveva una maglietta con su scritto:”It gets worse before it gets better” e ho subito pensato che fosse un segno! Maglietta perfetta per risollevare il morale di un exchange. Da quel giorno infatti quel tipo mi sta molto simpatico. Uno di questi giorni dovrei dirglielo. O forse è meglio di no.

Wow questo si che è un post lungo! Beh, non scrivevo da un po’ e avevo tante cose da dire.

P.S. Dicono che da oggi inizia il freddo. NON MI PRENDETE IN GIRO E’ ANCORA SETTEMBRE CI DOVREBBE ESSERE UNA LEGGE CONTRO IL FREDDO A SETTEMBRE.

Ciao belli de mamma

Federica

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