martedì 23 dicembre 2014

In punizione & Amo scuola

Ho 45 minuti per spiegarvi perché non ho pubblicato un post per più di un mese. Cominciamo col dire che non è colpa mia. O comunque non interamente colpa mia. Ho così tante cose da dirvi che non so da dove iniziare.
Perché non ho pubblicato? Diciamo che ci sono state delle piccole piccole complicazioni. Mi hanno messa in punizione. Io, che non mi sono mai ubriacata, mai fatto uso di droghe, mai preso un 5 in tutta la mia carriera scolastica e mai messa in punizione perché semplicemente non ne ho mai avuto bisogno e che succede? Vado in America e vengo trattata come un criminale. Ma prima di dirvi il motivo per il quale mi hanno messa in punizione dovete sapere che circa una settimana prima che succedesse la mia host mom ha chiamato la mia coordinatrice locale a casa nostra per parlare con me. Perché dovete capire che io sono una cattiva ragazza. Uccido le persone. Rubo. Mi ubriaco e guido. Eh già. M’avete sgamato. Non volevo dirvelo però sono proprio una cattiva persona. Ma tornando seri, la coordinatrice in questo meeting, dopo aver parlato e parlato e parlato e parlato(ah sì, anche parlato) mi ha fatto firmare un contratto in cui io dicevo che mi sarei impegnata a non fare delle determinate cose, come non stare mai nella mia stanza, o non utilizzare il pc in camera mia, non utilizzare quasi mai il cellulare e aiutare di più in casa. 
Cari lettori, non mi vorrei difendere con le solite scuse perché voi dovete sapere che le cose che ho appena elencato effettivamente le faccio. Sì, capita che utilizzi il mio pc in camera mia, capita che alcune volte stia su instagram con il mio cellulare, capita che alcune volte mi scordi di portare fuori la spazzatura. Ve l’ho già detto, sono una cattiva persona.
Ma non è questa la ragione nella mia punizione. La ragione è che circa una settimana dopo, un sabato se non sbaglio, mi sveglio molto presto e nessuno era sveglio. Così che faccio, devo ammetterlo, molto stupidamente, prendo il pc e mi metto a scrivere un post per questo blog. Una mezz’oretta dopo entra la mia host sister in camera e vedendomi con il pc si arrabbia.
Non posso negare che abbia avuto ragione ad arrabbiarsi, me l’avevano detto di non utilizzare il pc in camera mia, ma na carmata ce la possiamo anche dare, come si dice a Roma. 
Le settimane successive sono un inferno. Niente pc, niente cellulare, e oltretutto la mia host mom prima di confiscarmi il cellulare si è letta tutti i miei messaggi, è andata sul mio facebook, instagram, snapchat e così via. Inutile dirvi che mi sono sentita giusto leggermente privata della mia privacy, ma giusto leggermente. Nelle settimane successive ogni giorno mi svegliavo con la paura di essere cacciata di casa, perché ragazzi la coordinatrice me l’ha detto chiaro e tondo, se continuavo così, mi avrebbero trovato un’altra famiglia. Ma io non volevo assolutamente cambiare, prima di tutto perché c’era il rischio che mi avrebbero cambiato scuola oltre alla famiglia e poi perché sinceramente a me piace la mia host family, con tutti i loro difetti. 
Quest’ultimo mese è stata davvero dura, non potete capire quanto, notti insonne, pianti che non finivano mai e giorni passati con la paura constante di ritrovarmi chissà dove, ma sono contenta di essere ancora qui e le cose ora vadano molto meglio. Non uso praticamente mai il cellulare, la sera mi ritrovo ancora con l’80% di batteria(non ho nemmeno bisogno di caricare il cellulare ogni giorno, a quale teenager succede una cosa del genere?), non uso mai il pc e questo mi intristisce perché vuol dire che non posso nemmeno scrivere sul blog, ma devo confessarvi una cosa: ho paura che qualche americano che conosca legga questo blog. Ho aperto questo blog principalmente per aiutare futuri exchange e per ricordare ogni cosa di questo anno, ma una volta arrivata qui mi sono accorta che uso il blog come uno sfogo, quando scrivo di qualcosa che mi rende triste o che mi ha resa triste è come se appena finisco di scrivere lo lasciassi andare, come se lo dimenticassi. Che tipa che sono. Ma come faccio ad avere amici? E infatti non ne ho, ma se ci penso davvero in realtà cari lettori, qualche amico ce l'ho. Non penso di avervi detto che a Novembre ho iniziato Basket. Ho fatto i tryouts e mi hanno messa in JV, la quadra intermedia. Non ho mai giocato a basket in vita mia. Inutile dirvi che faccio schifo. Anzi schifo è un eufemismo. Faccio talmente tanto schifo che il couch mi fa giocare giusto un minuto nelle partite perché tanto stiamo già perdendo quindi che male fa. Ma non mi lamento, perché almeno gioco e il couch è simpatico e le ragazze nella mia squadra sono simpatiche e mi ha aiutato molto nel fare amicizia. Ma soprattutto sono contenta perché ho sempre qualcosa da fare. Abbiamo allenamento ogni giorno dal lunedì al venerdì per 2 ore e mezza quindi non sto quasi mai a casa. E sì, alcune volte è stancante, ho a malapena il tempo per fare i compiti dopo scuola e una doccia la sera, ma meglio essere troppo occupata che non avere nulla da fare. E non potete capire la gioia quando ho quasi fatto canestro ad una partita.  Sì,  ho detto quasi. La palla è andata dentro e poi fuori, come per dire:"c'hai provato, ma sei troppo na schiappa". Ma la gioia che ho provato quando a fine partita tutti mi facevano i complimenti, mi davano high fives e abbracci, tutto per un quasi canestro. Ah, gli americani, come non amarli.
Continuando a parlare di cose positive, lo so sembrerà strano, ma scuola ultimamente mi sta piacendo parecchio. Devo assolutamente fare un post sulla scuola americana perché io semplicemente la amo. Chi è il teenager che dice di amare scuola? Sarò pazza, ma sarà per le materie, sarà per i professori ma a me andare a scuola piace. L'HO DETTO E NON ME NE PENTO. A fine novembre è finito il primo trimestre e con mia grande sorpresa avevo tutte A, A- e una B+ ad algebra(mai stata più fiera). Così dopo il Thanksgiving break è iniziato il nuovo trimestre quindi nuove classi e nuove materie, e le nuove materie mi piacciono molto di più di quelle vecchie. 
Le prime tre ore della giornata non sono fantastiche, però almeno me le tolgo subito: ho prima ora American Literature che odio profondamente perché ogni giorno dobbiamo scrivere e io odio scrivere, soprattutto in inglese; seconda ora chemestry 1 che è abbastanza noiosa ma la prof ogni tanto ci fa vedere dei video su YouTube che come si dice a Roma me fanno taglia' come pochi; terza  ora U.S. History che giuro sembra non passare mai, guardo l'ora e sono le 10:30, guardo l'ora 10 minuti dopo e sono le 10:31. Giuro che c'è qualquadra che non cosa; quarta ora nutrition, classe in cui si cucina, l altro giorno abbiamo fatto dei biscotti troppo buoni; quinta ora Global Issues, adoro il prof, è super divertente; sesta ora algebra, che come materia da avere alla sesta ora è davvero da suicidio, ma si sppravvive.
Ultimamente entro in paranoia per tutto.
I miei 45 minuti sono finiti. Appena ho la possibilità scrivo un altro post perché mi è mancato davvero tanto scrivere, strano ma vero, e ho davvero tante cose belle da raccontare.
Quick sneak peek: a Roma la chiamiamo “Ci cago”…
I love you all, stay strong folks!

Federica

domenica 9 novembre 2014

Detention, Cattivi ragazzi & Bella settimana

Diciamo che quest’ultima settimana non è iniziata nei migliori dei modi.
Non ero riuscita a finire il test di algebra, così la prof mi fa che posso finirlo il giorno dopo prima che scuola inizi. Questo significa stare a scuola verso le 7:15. L’host sister dice che non le va di svegliarsi presto, ma non è un problema, posso prendere il bus. O così pensavo. Mi sveglio praticamente all’alba. No dai alle 6:30, che per me è l’alba. Mi preparo in nemmeno 30 minuti(un record per una ragazza) e mi piazzo alla fine del driveway per aspettare il bus. Dopo circa 10 minuti passa. E non si ferma.
Non so se mi abbia ignorato o semplicemente non mi abbia vista, so solo che ho addirittura provato a camminargli dietro(di certo alle 7 del mattino non mi metto a correre, qui ho semplicemente camminato velocemente), magari non è riuscito a fermarsi davanti casa, forse si ferma qualche metro dopo. Macchè.
Così torno indietro e cerco di entrare in casa per chiedere all’host mom se può accompagnarmi a scuola. La porta di casa è chiusa a chiave. Entrambe le porte. Deve essere uno scherzo. Inizio a dire le peggio cose in italiano, perché ehy, almeno posso bestemmiare e nessuno mi capisce. Bisogna trovare il lato positivo delle cose. Dopo qualche parolaccia decido di chiamare l’host mom al cellulare e fortunatamente risponde, così mi fa entrare in casa e dopo aver riso un pochettino della situazione(ci sta dai) mi accompagna a scuola.
E la giornata va sempre meglio, perché in seconda ora mi becco una bella detenzione. Esatto, sono qui da solo 2 mesi e sono già riuscita a prendermi una detention. Diciamocelo, è un record.
Ma la cosa più stupida è che l’ho preso perché stavo utilizzando il cellulare. Dato che il prof non stava spiegando o facendo nulla, ho pensato:”Vabbeh dai, cazzeggio un po’ al cell”. Mossa sbagliata. Così esco dalla classe a fine lezione che mi sentivo una criminale. Non sapevo che fare. Lo dico all’host sister? Scrivo un messaggio all’host mom? Inizio a impanicarmi, perché so che mi faranno il culo.
Non sapendo cosa fare chiedo ad un amico. “Sono inculata dude, che minchia faccio, compro un biglietto per il Congo e una nuova identità già ora o aspetto la fine della giornata?”. Il tipo mi dice di calmarmi perché è solo una detention, lui ne avrà prese 5 per essere in ritardo. Ma non capisce. Non è il fatto di aver preso una detention, è il fatto che Susan quando torno a casa mi taglierà a pezzettini e li spedirà a mia madre in Italia.
Ma quel che è fatto è fatto, so I grow some balls(certe cose è meglio dirle in inglese) e a pranzo lo dico all’host sister. Mi risponde:”Good luck telling mom”. Grazie davvero sorella, questo mi calma assolutamente.
Tornando a casa mi faccio il discorso che dirò a Susan in testa:”Puoi prima uccidermi e poi tagliarmi a pezzettini? Così soffro di meno, you know”.
Ma alla fine è andato tutto bene, le ho spiegato che mi sentivo uno schifo e che normalmente sono molto attenta con queste cose e lei ha capito e mi ha detto che per questa volta non fa niente ma se risuccede prende provvedimenti. Fiùùùùù. Per ora rimango tutta intera. Per ora.
Ma fortunatamente la settimana dopo un inizio, come dire, turbolento, migliora. Il giorno dopo a Law giochiamo a carte per tutta l’ora(e ho anche vinto un paio di volte, io che perdo sempre a qualsiasi gioco), a statistica si scherza e si ride e ad algebra una tipa mi dice che le sto simpatica.
Ma volete sapere la cosa più strana al mondo? Un giorno prendo il bus(sì alcune volte capita che lo riesco a prendere) per tornare a casa e una tipa mi dice che sono molto carina. Il giorno dopo a detention un’altra tipa mi dice che sono molto carina. Forse gli americani hanno problemi di vista o qualcosa del genere. Perché un conto è quando me lo diceva Dylan, lui è un maschio e voleva qualcosa in cambio(chi vuole capire capisca), ma se lo dicono delle femmine… l’ho sempre detto che gli americani sono strani.
 La settimana migliora sempre di più quando una tipa nella mia classe di statistica mi chiede se voglio vedere The Vampire Diares con lei, perché entrambe siamo malate di telefilm e nei corridoi quando ci incontriamo parliamo sempre dell’ultima puntata di the vampire o di American Horror Story o altre cose da nerd senza vita sociale.
E non potete capire quanto mi abbia resa felice che sia stata lei a chiedermelo, perché normalmente sono sempre io che chiedo alle persone di uscire, di fare questo o andare in quel posto, e normalmente mi dicono sempre di no perché sono occupati o per altre stupide scuse. Lei è praticamente l’unica che mi abbia chiesto di uscire da quando sono qui. E sono qui da 2 mesi. Ah, gli americani.
E se volete una dimostrazione pratica di come gli americani siano strani e diano sempre buca, ho un bel esempio per voi: una settimana fa ho deciso di avere un falò a casa mia con tutti gli exchange e qualche americano. Ho invitato 7 exchange e 3 americani. Tutti gli exchange sono venuti, tutti gli americani invece hanno dato buca, o come si dice a Roma, m’hanno pisciato.
Raga, qui si parla di statistica: 7 exchange su 7 sono venuti, quindi il 100%, 0 americani su 3 sono venuti, quindi lo 0%. Ho appena utilizzato una materia che faccio a scuola nella vita reale. Mi viene da piangere. Cose che in Italia non succederanno mai.
Ma parlando del falò, è stato davvero divertente. All’inizio un po’ strano, perché dovevamo ancora rompere il ghiaccio, però appena abbiamo iniziato a fare un po’ di casino come solo gli Europei sanno fare, ci siamo divertiti parecchio.
E penso sia tutto! Quest’ultima settimana è davvero iniziata male ma è finita molto molto bene, oggi sono venute due tipe a casa nostra per fare dei compiti di statistica assurdi che nessuno sapeva come fare e abbiamo chiacchierato e cazzeggiato. Mi manca così tanto avere delle amiche femmine.
See ya around assholes.
Anzi prima di andare ho una domanda un po’ strana per voi: se un ragazzo esce con vostra sorella o con la vostra migliore amica, in poche parole con qualcuno a cui volete bene, ma dopo nemmeno una decina di giorni si stanca di lei e la molla, voi cosa pensate di lui, che sia un bravo ragazzo? No perché questo è quello che pensa la mia host sister di Dylan, e io non riesco davvero a capire perché minchia pensi una cosa del genere dato che si è comportato da super stronzo con me. Addirittura, quando oggi parlando me ne esco con:”Yeah he’s a jerk” lei tutta arrabbiata, addirittura arrabbiata, mi fa che non posso dire certe cose e che lui in realtà è un bravo ragazzo. Un bravo ragazzo che ogni settimana ha una ragazza diversa. Davvero un bravo ragazzo, eh già. Che poi nemmeno sono amici. 
Se erano amici ci stava, ma si saranno parlati mezza volta in tutta la loro inutile vita.
Devo davvero smetterla di chiedermi perché le persone sono strane…

P.S. Ho superato le 10.000 visualizzazioni! Cioè so troppo popolare zì.
Ora vado davvero.
Bella regà

(mia madre mi ha inviato del cibo vero. Cioè volevo dire cibo italiano)



Federica

sabato 1 novembre 2014

Neve ad Halloween... wait what?!

E poi la tua host sister inizia a comportarsi peggio di Hitler…
Parecchie settimane fa, sia io che lei siamo state invitate alla festa che c’è stata lo scorso sabato, il 25, e entrambe avevamo intenzione di andarci. Una settimana prima della festa mi inizia a dire che non dovrei andarci perché molte persone ci andranno e quindi probabilmente arriverà la polizia, però comunque la scelta era mia se andare o no. Un giorno prima della festa mi dice che non posso andare. Punto. Da notare che l’host mom mi aveva dato il permesso. E soprattutto, da notare che tutti gli exchange students sono andati, hanno bevuto e sono tornati a casa alle 3 di notte. Io non posso nemmeno usare il cellulare senza che mi chiedano che stia facendo. 
Ma la parte di questo post in cui mi lamento finisce qui perché non voglio dare l’impressione di trovarmi male o di pentirmi di essere qui, perché non è assolutamente così, però dai era solo un festa, give me a break. 
Ok vi racconto questa e poi smetto di lamentarmi: mi sono messa una maglietta oggi a scuola che mostrava un po’ di pelle, così sopra ci ho messo un giacchetto. Tornate a casa mi fa che a scuola anche se avevo il giacchetto poteva comunque vedere la maglietta. Allora io ridendo faccio:”okok I guess won’t wear it anymore at school!” e lei mi fa:”Non c’è niente da ridere”. 
FATTELA NA RISATA CHE DOMANI TE SVEGLI SOTTO ‘N CIPRESSO. 
Perché gli americani non hanno senso dell’umorismo io non me lo spiego…
Ma cambiamo discorso e parliamo di cose positive! Al posto di andare alla festa super fantastica a cui tutti, e dico tutti, sono andati, sono andata ad una festa di compleanno/falò, e ammetto di essermi divertita parecchio. Ma il momento spettacolare è stato quando parlando di un ragazzo che si sta comportando da stronzo con una ragazza al falò, una ragazza se ne esce con la frase:”Quel tipo si sta comportando come un Dylan S***k”(preferisco non scrivere il cognome). (Dylan è il tipo con cui “uscivo”, se così si può descrivere la nostra relazione). Il suo nome viene utilizzato per dire che un ragazzo si sta comportando da stronzo. Parliamone. E un’altra volta, un’altra ragazza chiede:”Isn’t Dylan dating that guy?”
Dovrei farmi qualche domandina se sono uscita con un ragazzo che tutti pensano sia gay… onestamente io non penso proprio sia gay, ma è meglio se finisco la frase qui… Don’t think weird stuff! We dated for like, 10 days, what do you think we did? Gosh guys, I’m a good girl! Kinda.

E invece vogliamo parlare del fatto che è stato sospeso per uno stato su Facebook? Io gli americani non li capisco proprio. Ma ecco la storia: stavamo a statistica e lui viene chiamato giù in the office, e fin qui tutto normale, succede spesso quindi io nemmeno me n’ero accorta. Ritorna dopo 10 minuti e fa:”Ehy everybody I got suspended for 2 days!”. Per.Uno.Stupido.Stato.Su.Facebook. Lo stato diceva:”Qualcuno chiami un allarme bomba domani così posso dormire”. La parola in inglese è bomb threat ma onestamente non ho la più pallida idea di come tradurla. Allarme bomba ci sta dai.
Tra poco qui in America è più comune venire sospeso che cambiarsi le mutande…
Ma parliamo di qualcosa di davvero, davvero, assurdo.
Ha nevicato. HA NEVICATO. Il 31 Ottobre. OTTOBRE. Ok che ha nevicato per tipo 10 minuti quindi non è stato un granché, ma il problema rimane: non è nemmeno Novembre e nevica. E il giorno dopo c’è il sole. IL SOLE.
Michigan, ma di che ti fai?
Così ad Halloween la gente rischiava l’ibernazione. In giro si vedevano costumi davvero interessanti: gatto ibernato, strega ibernata, zombie ibernato… oh Michigan, how much I love you.
Fortunatamente io ad Halloween ero in casa, al calduccio. Sono stata invitata –
Scusate stavo scherzando, mi sono auto-invitata, come ogni volta, ad una festa/pigiama party a casa di una tipa con cui avrò parlato mezza volta. Perché? Perché se non mi auto-invito da qualche parto sto a casa. E a stare a casa in una festa super americana mi sembra giusto un pelino triste, quindi come faccio sempre ho tirato fuori la carta del:”Conosco poche persone non ho niente da fare sono una forever alone invitatemi da qualche parte ma non vi faccio pena?”.
Futuri exchange preparatevi a doverlo fare anche voi perché gli americani non prendono mai e poi mai l’iniziativa. Mai.
Così sono andata a casa di questa tipa, Becca, molto simpatica, insieme ad altri Sophomore. Vi dico solo che io alle 10 avevo già sonno. Non che la festa non fosse divertente, sinceramente pur di non stare a casa mi sta bene stare con chiunque, però bisogna dire che gli americani hanno modi differenti per divertirsi. Quando in Italia invito le mie amiche a dormire da me stiamo tutta la notte, e dico tutta la notte, a ridere e a sparlare e a fare cose stupide e imbarazzanti di cui probabilmente ci vergogneremo il mattino dopo… qui abbiamo passato il tempo vedendo Captain America e un film che in teoria doveva essere horror ma che non era per niente, molte ragazze erano sul cellulare o sull’iPad, o se non erano sul cellulare comunque ridevano fra di loro su cose che io non conosco… farsi delle amiche femmine è una delle cose più complicate al mondo, quasi più complicata di trigonometria. Kidding, però è davvero difficile perché le femmine sono sempre in gruppo e normalmente si conoscono da tanto e hanno le loro battutine… ecco perché a scuola conosco più ragazzi che ragazze, come mi ha fatto notare in un modo non molto gentile la mia amata host sister. “Certo che hai tanti amici maschi…”. Fai prima a darmi della zoccola, thank you very much.
Come se io non provassi a farmi delle amiche femmine! Avrò chiesto alle ragazze con cui normalmente pranzo almeno una cinquantina di volte di uscire ma sono sempre impegnate! Non posso mica obbligarle… poi a scuola avrò 4 amici maschi, mica 400. Poi chiamarli amici è un parolone. Ma lo dico sempre, sono qui da solo 2 mesi quindi non posso pretendere di avere amici per la vita dopo così poco tempo.
E questo è tutto folks!
E’ la fine del mese quindi devo dirvi il voto del mese, e il voto per Ottobre è: 8-! Ci sono stati dei litigi e piccoli problemi, ma in generale è stato un bel mese dove ho avuto tante prime volte: neve, pigiama party, Homecoming, giocare a football… Adios Ottobre! Sono in America e parlo spagnolo… ma parlando di spagnolo, mi sono scordata di raccontarvi una cosa: ero in biblioteca a scuola in quarta ora perché nella classe di american lit stavano facendo un test che gli exchange student possono anche non fare, così mi stavo annoiando quando il tipo con cui sono andata all’homecoming entra in libreria e si siede accanto a me. Parliamo un po e poi lui inizia a fare i compiti di spagnolo, ma lui odia lo spagnolo quindi non sa nemmeno mezza parola, così per scherzo gli faccio:”Nemmeno io so nulla in spagnolo però parlo italiano quindi posso provare ad aiutarti!” e indovinate? Sono riuscita ad aiutarlo. E io non ho mai fatto spagnolo in vita mia. Lui era completamente mind blown perché non riusciva proprio a spiegarsi come riuscissi comunque a capire una lingua che non ho mai studiato, ma ehy, i pregi di parlare italiano!
Questo è davvero tutto cicci.
Alla prossima.

(mia madre vuole farmi soffrire inviandomi foto del gattone obeso)

(la mia è l'ultima a sinistra)

(Isaaaaaaaac super simpatico)

(Story of my life)

(ora che sono lontana invece mi mancano quei cazzoni)

(per farvi capire che tipi sono gli americani...)

(Story of my life 2)

(Story of my life 3)
(questa me fa tajà come pochi)

(Quando la mia hsister parla. No dai scherzo non sono così cattiva)
(che tipi che siamo)


Una Fede congelata vi saluta

Federica brrrrr

lunedì 20 ottobre 2014

Homecoming e dichiarazioni imbarazzanti

FOTTUTAMENTE DIVERTENTE. Queste sono le parole che voglio utilizzare per descrivere l’homecoming. Ma mentirei se dicessi che me lo aspettavo. Sia altri exchange che gli stessi americani me ne avevano parlato male, dicendo che fosse noioso e imbarazzante, ma secondo me hanno assolutamente torto.
Magari all’inizio era un pelino pelino imbarazzante, ma dopo che inizi a ballare e dopo che accetti il fatto di non saper ballare, ti lasci andare e te ne freghi di qualsiasi cosa, l’unica cosa che vuoi fare è saltare e far casino e cantare e in poche parole? So glad I went. Sooooo glad.
E una cosa che posso dire ai futuri exchange è che se non avete un date non vi preoccupate. Andate con amici che vi divertite ancora di più. Io sono andata con un tipo ma alla fine ho ballato tutto il tempo con amici quindi non vi sentite forever alone se nessuno vi chiede di andare, anzi forse è meglio, perché potrebbe essere che vi ritroviate nella situazione in cui ero io ieri, cioè che il vostro date vi si dichiari.
Stavamo ballando(o più che altro provando a non muoverci come degli idioti) quando ad un certo punto mi chiede di seguirlo. Da persona gentile lo seguo, anche se nella mia testa già stavo pensando cose tipo:”Eccallà ora mi dice qualcosa di imbarazzante dov’è l’uscita qualcuno mi salvi aiuto ho 20 dollari nel reggiseno se mi aiutate sono vostri”. Si ferma a bordo pista, si appoggia al muro e inizia con la frase peggiore al mondo, la frase che tutti temiamo: ”Non so bene come dirtelo…”. Che poi ancora mi chiedo perché cavolo non siamo usciti invece di avere questa conversazione con la musica a palla di sottofondo, ma continuiamo con la storia che è meglio.
Il tipo, dopo essersene uscito con la frase che tutti temiamo, continua imperterrito a dire cose che mi fanno solo venir voglia di correre, anche con addosso i tacchi. He goes:”Volevo dirti che mi piaci molto e che sarò molto triste quando tornerai in Italia”. La mia risposta? “Emh, yeah, emh, I know, but you know, emh, yeah, I just wanna have fun, yeah, you know”. Non sto scherzando, questa è stata la mia risposta. Dopo 2 mesi in questo posto e il mio inglese è tornato al livello di quando avevo 6 anni. FANTASTICO. Ma la parte imbarazzante ancora non è finita. Oh no no. Dopo la mia frase di senso compiuto il tipo, non ancora contento, continua a rendere la situazione ANCORA più imbarazzante(ma è possibile?) chiedendomi di uscire.
Ora qui bisogna fare un discorso serio. E’ un discorso che tutte le ragazze ad un certo punto della loro vita fanno.
Perché cavolo ci piacciono sempre le persone sbagliate? Mi piaceva Dylan e guardate com’è andata a finire! Perché ci piacciono persone che sappiamo non ricambieranno mai? O che sappiamo ci deluderanno e ci spezzeranno il cuore? Lo facciamo apposta?
Ma la cosa divertente la sapete qual è? Che gli ho detto di sì. DI Sì. E non ero ubriaca lo giuro.
Ma voi ora vi starete chiedendo: ”Fede ma qual è il problema? Perché non ti piace il tipo? Ha 4 nasi? 11 dita? O ancora peggio, non ha mai visto una puntata di How I met your mother? O ancora peggio, ha visto una puntata di How I met your mother e ha detto che non gli piace? ”
Posso essere sincera? Dopo Dylan ho sviluppato una paura insensata verso i maschi. Anche solo il pensiero di uscire con un ragazzo mi fa salire l’ansia. Io voglio semplicemente divertirmi e farmi degli amici e ridere e fare cose stupide. Dopo Dylan ho capito che posso tranquillamente vivere senza un ragazzo, soprattutto durante il mio exchange year. Voglio solo divertirmi. E uscire con questo tipo di certo non significa fidanzarsi con lui, questo lo so, ma perché non possiamo semplicemente essere amici? Can I have fun sometimes?
Così dopo aver finito di parlare(o nel mio caso dopo aver finito di fare strani versi come risposte a domande imbarazzanti) torniamo sulla pista, e vorrei specificare che per fare quei pochi metri il tipo mi ha preso la mano. Come se avesse 4 anni e avesse bisogno di aiuto per attraversare la strada.
AVEVO ELIMINATO IL POST E’ STATO IL MOMENTO PIU’ BRUTTO DELLA MIA VITA.
Mannaggia a me e a quando decido di eliminare i file dal cestino. Mi sono vista tutta la vita passare davanti. Ho dovuto scaricare un programma per recuperare i file eliminati e passare una mezz’ora a capire come minchia utilizzarlo.
Non potete capire la felicità quando sono riuscita a ripristinare il file. E’ quasi imbarazzante la felicità che ho provato. I am such a loser.
Continuando a parlare di cose positive, Sabato siamo andati in chiesa, per la prima volta da quando sono qui, e in tutta la mia vita non avrei mai, mai e poi mai pensato di dire questa cosa, ma mi è piaciuto parecchio. Sono entrata che ero leggermente giù di morale, non mi chiedete perché, e sono uscita serena e tranquilla. E’ vero che posso contare le volte in cui sono andata in chiesa in tutta la mia vita sulle dita di una mano, ma sono abbastanza sicura di poter dire che andare a messa in Italia è una noia mortale. Qui invece il prete è simpatico(che poi lo sapete che è di Roma? Assurdo vero?) e parla di cose super interessanti!
L’America mi sta davvero cambiando. Vado in chiesa, mi sveglio presto nei weekend, dico sempre:”I’m sorry, oh it’s fine” a gente che mi viene addosso nei corridoi che si meriterebbe tutto tranne che un “oh don’t worry!”. Cosa mi sta succedendo? Rivoglio la Fede scansafatiche che passa tutto il giorno a guardare telefilm o a leggere stupidi romance!
E questo è quanto, folks.
Ora è meglio che vada, sono stata scelta come giudice per il prossimo processo a Legge quindi domani in classe dovrò seguire la lezione, per la prima volta da quando è iniziata scuola. Damn it.
Have an amazing day!








Federica

sabato 18 ottobre 2014

Cambio di programma per l'Homecoming, Powder Puff & Pep Rally

Capisci che il ragazzo con cui stai non è quello giusto quando ti dice che non gli piace How i met your mother e ascolta i One Direction.
Ma facciamo un passo indietro.
Vi avevo lasciato che avevo un date per l’homecoming vero? Sì beh, la situazione è leggermente cambiata.
Cosa è successo? Oh, non lo chiedete a me. Una settimana prima andava tutto bene, mi mandava un messaggio prima di andare a dormire e appena sveglio, scherzavamo, facevamo i “compiti” insieme, quando un giorno non è venuto a scuola mi ha scritto durante il lunch che sperava che la mia giornata stesse andando bene e che gli mancavo, e la settimana dopo mi scrive dicendomi che spera che io sappia che siamo solo amici perché comunque io ho delle regole(per chi non lo sapesse non posso avere un ragazzo) e lui non vuole infrangerle. E mio nonno aveva 5 palle ed era un flipper. Ma fammi il piacere.
Così gli ho risposto dicendogli che di certo non pretendevo di sposarlo dopodomani, ma allo stesso tempo non poteva dire che noi due fossimo solo amici, perché amici che limonano e escono insieme il pomeriggio e si scrivono “i miss you” e “good morning beautiful” io non li ho mai visti.
Ma senza che vi scrivo tutte le belle cavolate che il signorino ha continuato a sparare, perché fidatevi ce n’erano certe che nemmeno vi immaginate, la cosa è finita col me che chiedevo: ”Allora che facciamo non ci vediamo più?” e lui: ”Ma no, io voglio passare più tempo possibile con te”.
Il giorno dopo a scuola non ci siamo nemmeno salutati.
Così il signorino mi scrive di nuovo(ma io mi chiedo, dirmele in faccia certe cose, no? Don’t worry, non mordo) chiedendo se ancora dovevamo andare al ballo insieme dato che sembravo arrabbiata e non voleva che fosse “awkward”. Io gli rispondo che sinceramente è lui che lo sta rendendo awkward con tutte le cavolate che ha sparato. Passano i giorni e io onestamente mi stanco sempre di più di lui e del suo atteggiamento così un giorno a scuola vado da lui e gli chiedo che dovevamo fare per questo cavolo di ballo. Lui mi risponde dicendomi che non vuole più andarci perché hanno organizzato un falò a casa di amici che conosco anche io e quindi mi chiede se voglio andare al falò invece del ballo.
Ammetto di essere stata tentata, ma dopo averne parlato con la mia hostfamily siamo arrivate alla conclusione che saltare il ballo non sarebbe stata una buona idea perché è un esperienza tipicamente americana e non posso non andare. Così il giorno dopo chiedo a Dylan(anche chiamato “l’idiota che merita una morte lenta e dolorosa”) se possiamo andare al ballo solo per una mezz’ora e poi andare al falò, e sapete che mi ha risposto? Indovinate?
Un grande, grandissimo no, con me che me lo guardavo del tipo:”ti sto chiedendo un favore non la luna idiota”. Ma lui ritiene che i balli siano noiosi e che non mi perdo niente se non vado. Well, you know what? I asked you a favor but you’re a jerk so I don’t know why I expected you to be nice for once. Stupid asshole.
Non so nemmeno cosa mi aspettassi. Quando a scuola la gente ci vedeva insieme tutti mi chiedevano con una faccia schifata:”Quindi tu e Dylan…?”. Perché la volete sapere una cosa divertente? Dylan a scuola è conosciuto per essere un idiota(per non dire di peggio) con le ragazze. E’ conosciuto per provarci con tutte, per aver avuto relazioni di una durata massina di due settimane, per provarci con tutte le exchange students e con le freshmen perché sono nuove a scuola e quindi non sanno che tipo è. Cioè che idiota è, per intenderci.
Quindi direi che mi merito un premio per aver abboccato. Complimenti Fede, sei davvero un genio.
Però una cosa bisogna dirla: almeno era bello. Nel senso, sì, è durata una settimana, però almeno era un figo e aveva degli addominali da paura. SI L’HO DETTO E NON ME NE VERGOGNO.
Ehy, bisogna sempre guardare il lato positivo delle cose.
E volete sapere una cosa ancora più divertente? Le persone con cui dovevamo andare al falò alla fine vanno tutte al ballo. L’unico che non va è lui. Come godo. COME GODO.
Ma direi di smetterla di parlare di lui, da adesso in poi è bannato da questo blog, il suo nuovo nome è “colui che non può essere nominato”.
Tornando all’argomento ballo, alla fine con chi minchia vado? Dopo essermi lamentata in giro per scuola di colui che non può essere nominato, ho iniziato molto probabilmente a fare pena alle persone, così questo sophomore nella mia classe di storia americana mi chiede se voglio andare con lui! Becca e porta a casa colui che non può essere nominato, mi sono trovata un date dopo nemmeno un giorno che mi hai scaricata. Porta rispetto.
L’unica cosa che mi rode è che per l’homecoming indosserò questo vestito tutto attillato, scarpe col tacco alto super sexy, capelli mossi… per un sophomore che, per carità è gentile e mi fa piacere andare con lui, ma sarò così sexy…
Questo post sta davvero degenerando.
Ora parliamo di cose serie, per la prima volta in questo blog.
Nei giorni precedenti all’homecoming ci si veste ogni giorno con un tema diverso e prestabilito. Nella nostra scuola la settimana era così: Lunedì finte ferite, Martedì fashion disaster(colori che fanno a pugni, zebrato con il leopardato… tanta bella roba), Mercoledì vestiti per il mare o per la montagna, Giovedì Hawaii e Venerdì Spirit Day, quindi tutti con i colori della scuola(blu e oro) e con addosso qualsiasi cosa con su scritto Otsego High School.
Venerdì era early released day, quindi le lezioni al posto di un’ora duravano 45 minuti circa(perché queste cose non le fanno anche in Italia?) e quando alle 1:30 siamo usciti siamo andati in palestra dove c’era il Pep rally, un evento dove ci riuniamo tutti con la scusa di prepararci per la partita di football che ci sarà quella sera, ma che il realtà è solo un pretesto per far casino e fare stupidi giochi, tipo tiro alla fune, basketball con quei cosi che si usano in piscina tra le gambe, gara di chi trova non so cosa dentro una zucca, gara di mangia una ciambella attaccata ad un filo… e tante altre cose che non sono per niente imbarazzanti. Per niente. Ah, gli americani.
Venerdì come vi ho detto c’è stata anche la partita di football contro la scuola che tutti odiano, Plainwell, e ovviamente abbiamo perso(like always), non che io abbia seguito più di tanto la partita, tra selfie e giri per lo stadio. Football non è il mio sport. Come qualsiasi altro sport.
Ma mi sono scordata di dirvi che ho giocato a Powder Puff! Forse giocato è la parola sbagliata ma almeno ci ho provato... powder puff è quando le ragazze giocano a football nella settimana prima dell'homecoming e devo dire che è stato davvero figo, mi hanno fatto giocare per tipo 1 minuto perchè come in ogni altro sport sono una schiappa, però ehy almeno un minuto ho giocato! Mi accontento di poco.
Eeeeeee niente, I think that’s it. Piano piano mi sto costruendo una vita qui, anche se non è per niente semplice farsi degli amici, non smetto mai di provarci e questo è l’importante, right? I hope so.

Alla prossima ragazzuoli. Proverò a postare più regolarmente, lo giuro. Le ultime parole famose…






Federica

domenica 5 ottobre 2014

Invito all'homecoming e piccola litigata con l'hostsister

E poi ti viene il ciclo due settimane prima del normale. BENE. BENISSIMO.
Mi avevano avvertito di questo piccolo inconveniente, c’è a chi per mesi non viene o alle più fortunate come me più di una volta al mese. Yay. Già ero triste perché mi dovevano venire nella settimana dell’homecoming… e parlando di homecoming, ho un date! Vi avevo già parlato del tipo carino in statistica no? Ecco Domenica scorsa si è presentato a casa mia con un mazzo di rose, cioccolatini(che sono già finiti, gnam) e con un foglio con su scritto se andavo al ballo con lui. Io ovviamente ho detto di sì con sua grande sorpresa perché successivamente mi ha confidato che non era riuscito a dormire la notte prima dall’ansia. Del tipo chi pensi che sia, Megan Fox, con una fila di spasimanti davanti alla porta?
Così passiamo tutta la settimana a messaggiarci (tra cui anche insulti, del tipo:”Ehy cazzone come va” “ehy tutto ok stronza”. THAT’S LOVE GUYS, THAT’S LOVE), a punzecchiarci(e baciarci anche se non dovremmo ops) nei corridoi e a fare i compiti insieme il pomeriggio(sì, ora si dice “compiti”). Ero tutta contenta e felice quando ovviamente la mia hsister ha dovuto rovinare tutto.


Lui era appena andato via da casa nostra quando Tara mi fa:”Allora tu e lui siete più che amici”. Si prevede tempesta. La mia faccia ad una frase del genere era del tipo “ma non ti sfugge proprio nulla”. Così quando le dico di sì lei mi risponde con un:”Bene allora è meglio che la finisci subito con lui che dici? Perché sai che tra le regole c’è scritto che non puoi avere un ragazzo vero?”. Tra le regole c’è anche scritto che posso picchiarla vero? No? Non c’è scritto? Mannaggia. Così inizia una discussione in cui io le dico che tra le regole tra poco c’è scritto che non posso nemmeno respirare, lei risponde che le regole ci sono per proteggermi e le devo rispettare, così le chiedo:”Se ti dicessero che devi lasciare il tuo ragazzo tu lo faresti senza problemi?” e lei mi risponde:”Ma io sono americana posso avere un ragazzo”. E ALLORA SCUSA.
E dato che oramai avevamo iniziato quindi perché non continuare, poco dopo la discussione si è spostata al fatto che lei pensa che alcune volte io sia maleducata perché si ricorda di quella volta che io ho detto quella cosa in quel modo e di quell’altra volta che ho detto quell’altra cosa in quell’altro modo e io me la sono guardata del tipo fosse stupida e così le faccio:”Hai mai pensato che magari sembro maleducata perché l’inglese non è la mia lingua?” e lì s’è stata zitta.
Fortunatamente durante tutto ciò c’era l’hmom che cercava di farci ragionare(soprattutto far ragionare lei dato che stava sparando parecchie stronzate) e cercava di far capire a Tara che magari, e dico magari, stava un pochettino, un pochettino, esagerando, quindi abbiamo risolto, però ovviamente la cosa non mi ha fatto piacere. 
Non pensate male, non è che ci stessimo picchiando o che, non abbiamo mai nemmeno alzato la voce, era un normale e piccolo litigio tra sorelle, però continuo a pensare che lei sia stata davvero stronza (yes, I went there) con la storia di Dylan(ve l'avevo detto che il tipo si chiamava Dylan, right?) e tutte le cose che mi ha detto poteva dirmele in un modo molto ma molto più gentile.
Cavolo na volta che c’ho un ragazzo, NA VOLTA, e succede tutto sto casino?
Quando mi arrabbio parlo pure romano. BENE. SEMPRE MEGLIO.
L’altro giorno ho fatto skype con la mia migliore amica ed è stato bellissimo parlare finalmente e dopo così tanto tempo italiano(direi più romano borgataro ma tralasciamo). Mi era mancato capire e parlare senza problemi devo dire la verità. Ma a parte gli scherzi, è stato bello ma allo stesso tempo davvero strano, perché mentre mi raccontava quello che stava succedendo a scuola e in generale in Italia mi sono resa conto che in fin dei conti non è successo niente di che e che tutto va avanti come sempre. E un pochettino mi sono sentita felice di stare qui, perché in questo momento in Italia che cosa starei facendo? Nulla, probabilmente starei guardando un telefilm stupido o leggendo un inutile libro, anzi, molto probabilmente starei litigando con mia madre, ci scommetto 1000 dollari. Poi ovvio, la mia famiglia un po’ mi manca, il mio gatto, i miei amici, il parlare italiano e capire quello che le persone dicono, però perché vorrei stare in Italia a vivere una vita monotona quando posso stare qui? Non è per niente semplice, ci stanno dei momenti in cui vuoi semplicemente smetterla di provare tutte queste emozioni, di stare costantemente sotto adrenalina e di doverti concentrare anche solo per chiedere di passarti il sale, ma volete mettere con la sensazione di tornare a casa e dire di avercela fatta? Dopo essere cresciuti, maturati e migliorati, dopo aver imparato un’altra lingua, dopo essere diventati per davvero indipendenti, non come quando in Italia dicevi di esserlo con mammina a pochi metri di distanza. So yeah, it’s not fucking easy, but i think it’s fucking worth it.


(se la capite vi amo)




(anche da lontano rompe)




(gente che si diverte con il mio cellulare)

(la pesca non è il mio forte. Anche se ho preso un pesce yoooo. Non mi chiedete come però.)

Allora è tutto belli de mamma. Alla prossima.

P.S. Mi sono scordata il voto del mese! Il voto di Settembre è... 8! In generale un bel mese senza nessun avvenimento negativo, ma ha avuto i suoi momenti tristi.

Federica

domenica 28 settembre 2014

Un mese qui e gli americani sono strani(soprattutto i maschi)

Chi non muore si rivede!
I know guys, I know. I’m such a bad person. Can you forgive me? 10 days without posting anything!
Direi ora basta con l’inglese, già lo devo parlare 24 ore su 24, se poi scrivo anche un blog in inglese la cosa potrebbe davvero farmi impazzire (detto da una che prima di partire amava l’inglese alla follia. Help me).
Questi 10 giorni sono stati strani: non è successo granché ma allo stesso tempo è successo di tutto, sono stata felicissima ma allo stesso tempo ci sono stati dei piccoli momenti di tristezza. When they say it’s not easy to be here, they fucking mean it.
Partiamo dalle cose positive però. Il 21 è stato un mese che sono in America, e il 24 un mese che sono con la mia famiglia, così per festeggiare mi hanno comprato un mazzo di fiori e del gelato! Amo la mia hfamily, che sinceramente ritengo più come una vera famiglia che una “host” family. Sono sempre lì per me, anche se non sono ricchissime non si fanno problemi a spendere dei soldi per me, cercano sempre di farmi fare qualcosa e di non farmi annoiare. Non sono perfette, come non lo sono nemmeno io d’altronde, ma per ora abbiamo davvero un bel rapporto e spero continui a migliorare sempre di più col tempo.


Venerdì c’è stato il Purple Game, partita di football contro la scuola che tutti odiano, Plainwell, non si sa bene il perché. Sapete quell’odio che semplicemente esiste? Del tipo Milano contro Roma, New York contro Los Angeles… che poi io conosco della gente di Plainwell e sono davvero simpatici… ma shhh o mi uccidono! Ovviamente abbiamo perso, ma tralasciando quello che sinceramente nemmeno mi interessa perché di football capisco solo che i giocatori sono molto belli e quello mi basta, dopo il game siamo tornati a casa e abbiamo avuto un bonfire, un falò, con alcuni amici, tra cui un ragazzo che avevo invitato io. Non volevo parlarne perché la cosa mi imbarazza un po’(sembro una dell’800) e poi perché in realtà ancora non è successo davvero nulla, però c’è questo tipo con cui ogni tanto mi messaggio e con cui parlo durante statistica che trovo davvero davvero carino. Scherziamo sempre, se ci incontriamo nei corridoi ci spintoniamo, ci prendiamo in giro… in poche parole mi piace. Tra tutti i posti in cui doveva piacermi qualcuno, direi che l’America era all’ultimo posto, ma com’è che si dice? Al cuore non si comanda? In qualunque modo vogliate metterla, la cosa rimane sempre quella: andrà a finire male. Ma la cosa divertente è stata quando la mia hmom è stata la prima a dirmi:”Perché non lo inviti al falò?”. Io mi aspettavo un:”No, non puoi avere un ragazzo, stai lontana da ogni individuo di sesso maschile, sono il diavolo in persona”, invece quando io le ho detto che non ero sicura se invitarlo, ha chiesto alla mia hsister se poteva invitarlo. Dovevate vedere la mia faccia! Del tipo amami ora, ti perdono per il fatto che mi spegni il wifi. Anche se devo dire che con questa storia è migliorata molto, lo tiene quasi sempre acceso, anzi, ora è la mia hsister che crea più casini, lo spegne sempre appena entro a casa. La cosa che non capisce è che ora ho una sim americana con internet quindi posso scrivere su whatsapp a chi mi pare dalla mattina alla sera e parlare italiano come se non ci fosse un domani. Che pazzerella che sono, lo so.
Ora passiamo alle cose negative: lunedì mi sveglio e l’hmom mi prepara la colazione, french toast e wrustel, e fin qui tutto ok, amo quando mi fa la colazione. Arrivo a scuola, entro in classe e mi inizia a venire da vomitare. Vado in bagno ma non riesco a vomitare, così vado alla seconda ora e cerco di hold it together. Dopo un po’ mi inizio a sentire leggermente meglio, durante US history un ragazzo e una ragazza mi hanno chiesto di andare al cinema uno di questi weekend quindi la giornata stava andando leggermente meglio. Dopo aver finalmente finito scuola, una volta arrivata a casa avevo la parte sinistra dello stomaco che mi faceva un male cane, così inizia a salirmi un po’ d’ansia perché ovviamente non voglio stare male, così mi informo su cosa potrebbe essere e ho scoperto che è una cosa normale che viene quando sei sotto stress e mangi troppi carboidrati. Thank you America! Sinceramente non ero chissà quanto sotto stress, ogni tanto ero un po’ arrabbiata al tipo di cui vi ho parlato prima perché non mi salutava in prima ora o perché gente che mi scrive su facebook poi il giorno dopo non mi saluta a scuola, ma queste sono cose stupide che di certo non ti fanno venire a fucking side pain. Poi però se ci rifletto sopra, quando sei un exchange student sei sempre stressato. Sei sempre sulle spine, non sai mai cosa farai il giorno dopo, non sai mai con chi parlerai, non sai se sarai felice o triste. Magari stressato non è la parola giusta, però fidatevi che soprattutto i primi mesi non saprete mai che emozioni state provando, perché probabilmente ne stai provando un centinaio diverse.
Ma tutto alla fine si è risolto, ora sto meglio anche se devo comunque stare attenta a quello che mangio perché appena mangio qualcosa di troppo pesante mi ricomincia a fare male, infatti in questa settimana ho mangiato poco o nulla, con parecchia sorpresa da parte degli americani, che ogni giorno a pranzo mi chiedono:”Ma mangi solo quello?”, indicando lo yogurt che ho in mano. Sì americani, non sto mangiando un quintale di cibo come fate voi, accettatelo.
Una cosa che ho notato in questo mese negli states e di cui sono molto triste è che gli americani sono fottutamente pigri. Avevo invitato delle ragazze ad andare al cinema a vedere “The Maze Runner” perché ho letto il libro quindi ero molto curiosa di sapere com’era il film, così prendo coraggio e le invito. Accettano e decidiamo il giorno, una domenica. Arriva la fatidica domenica, un paio di orette prima mi arriva un messaggio:”Mi dispiace ma nessuna può più venire al cinema”. Il giorno dopo a scuola mi dicono che era per i compiti. Del tipo che se venite in Italia allora non avrete mai una vita sociale.
Ma comunque questi sono solo piccoli ostacoli nella vita di un exchange, queste ultime settimane sono andate davvero bene, ci sono stati dei giorni, dei giorni interi, in cui ero davvero felice. Sapete quando sei felice e non sai nemmeno il perché? Quando stai bene con te stessa, sei circondata da belle persone e non riesci a smettere di sorridere perché sei fottutamente felice e non puoi non mostrarlo. Non dico che sono sempre stata così, ci sono stati dei momenti in cui mi sono sentita un pò sola e giù di morale, ma è normale e alla fine l’importante è che questi momenti negativi non durino troppo e che vengano superati.
Una cosa di cui volevo parlarvi, non per fare la figa o che, fidatevi non è il mio caso, è di come i ragazzi qui ti scrivono su facebook, ti commentano i post e ti mettono e poi a scuola nulla. Nothing. Nada. Rien. Ma io dico, se mi scrivete su facebook e vi sembro simpatica, che vi costa salutarmi a scuola? Non dico che dobbiamo sposarci ora, ma cavolo almeno un ciao puoi dirmelo, è gratis.
Ma il colmo è stato questo tipo che mi scrive e mi fa:”Siamo nella stessa classe di storia americana. Penso che tu sia molto carina. Pensi che io sia carino?” Come un mal di denti fratè. Il giorno dopo entro in classe nemmeno mi guarda. Ti meriti un premio.
Un altro tipo mi scrive tutti i cibi americani che devo provare e mi dice che dovremmo hang out sometimes. Il giorno dopo a pranzo saluta la tipa seduta accanto a me e non me. Ti stringo la mano se vuoi.
Tipo bello(madonna quanto è bello) che quando entri in classe ti saluta un giorno sì e 400 no. Vuoi una medaglia?
Oddio il tipo di cui vi ho parlato prima che ho invitato al falò mi ha appena scritto:”Hello beautiful”. Vedete che fanno? E non vi dico tutto ciò per fare la figa del tipo:”Guardate quanto sono fantastica tutti ci provano con me!”, lo dico per farvi capire che tipi sono sti americani.

Beh, direi di concludere questo post e farla finita di offendere sti poveri americani, anche se un po’ se lo meritano.




(mi fa morireeeee ahahah)






Ciao belli de mamma


Federica

mercoledì 17 settembre 2014

Bel weekend e primi voti a scuola

Io amo il Football. Ok riscrivo la frase. Io amo i giocatori di football. Ah, ora va molto meglio.
In realtà questa cosa l’avevo già notata il primo giorno di scuola, ovunque mi girassi vedevo un giocatore di football più bello dell’altro. Ma indovinate un pò? Sono tutti fidanzati. 
Questa è una cosa assurda dei teenager americani: sono tutti fidanzati. 
Non potete capire quante volte mi hanno spezzato il cuore in questi giorni. Entro in classe, mi innamoro di qualcuno, esco dalla classe, lo vedo mano nella mano con una e il mio cuore si spezza in due. Tutto ciò succede praticamente ogni giorno.
Per esempio c’è uno nella classe di Statistica talmente bello… concentrata Fede, concentrata.
Rimanendo in tema, venerdì sono andata alla mia prima partita di football! Ed è davvero come nei film. Le cheerleader, gli spalti, i cori, il casino. Davvero divertente. Ho quasi perso l’udito dall’orecchio sinistro eh, ma apparte quello davvero divertente.



Il giorno dopo, Sabato, siamo stati tutto il giorno fuori, tornata a casa la sera stavo morendo.
Sveglia alle 7 per andare ad una camminata(oddio come si può tradurre “walk” in italiano?) per la prevenzione contro il suicidio, la quale ha avuto luogo al centro di Kalamazoo che è troppo carino!
Poco prima di iniziare la mia hmom è stata anche intervistata da non so quale ente televisiva! E la sera dello stesso giorno l’hanno trasmessa al telegiornale ed è stato troppo figo!



Appena finita la camminata (again, come cavolo si può tradurre) siamo andati al “golf outing” del boyfriend dell’hmom. Il golf outing è una giornata dove si gioca a golf per raccogliere dei soldi, in questo caso per una borsa di studio in nome della sorella del boyfriend morta un anno fa. E la mia hmom era la fotografa ufficiale, così siamo salite su un golf cart e siamo andate in giro a fotografare gente a caso mentre giocavano ed è stato divertentissimo perché l’hmom guidava velocissimo e mentre guidava rideva come una matta quindi abbiamo rischiato di morire circa un centinaio di volte. Lo so, non sembra chissà quanto divertente, ma lo era parecchio, soprattutto perché mi ha fatto usare la sua Canon per tutto il giorno! E devo dire che sono uscite davvero delle belle foto.
Dopo il golf outing, dato che eravamo poco stanchi(sarcasm), siamo andati ai “races”, cioè corsa di macchine(non potete capire la difficoltà nel tradurre le cose) e nella prima ora mi stavo abbastanza divertendo, ma dopo due ore che ero seduta a gelarmi parti che è meglio che non vi descriva, la stanchezza e il freddo hanno avuto la meglio e l’unica cosa che volevo fare era stare a casa al calduccio sotto le coperte. Però ci siamo fatti un giro della pista su uno scuolabus lilla trooooppo bello e questo mi ha abbastanza rinvigorita. Abbastanza.
Dopodichè siamo tornati a casa, per la gioia delle mie chiappe gelate.
Il giorno dopo, Domenica, l’ho passata a fare i compiti e a ripassare per il compito di Algebra di Lunedì al quale alla fine ho preso una bella B! Io mi sarei accontentata anche di una C, ma direi che sono più che contenta di una B. Mentre la prof di Statistica ci ha dato il resoconto di tutti i voti che ha e la mia media è una bellissima(e sudatissima) A! Giuro che non me la aspettavo proprio. Nella scuola americana ti riempono di compiti, è vero, però poi con i voti sono molto tranquilli. E soprattutto, una cosa molto importante, è che non hanno preferenze, calcolano tutto in percentuali. Avete letto professori italiani? Smettete di regalare voti a destra e a manca.

I think I’m done guys. I hope you have a really good day.
Always believe in yourself and never give up!



Federica