domenica 25 gennaio 2015

Black Friday, Thanksgiving, Christmas & 5 mesi qui

Ogni exchange student con un blog prima o poi nella sua vita dice la seguente frase:"Proverò a scrivere il più spesso possibile." Ma la vita, si sa, non va mai come ti aspetti, e anche se io vorrei scrivere almeno una volta ogni due settimane, semplicemente non posso. Se avete letto il mio precedente post saprete che a Novembre mi avevano messa in punizione. Ora ovviamente non sono più in punizione, ma purtroppo continuo a non avere accesso al mio pc. Per utilizzarlo devo chiedere e posso starci solo per poco tempo.
Ma non voglio riempire questo post di lamentele, perchè anche se qui non tutto è perfetto, ci sono stati dei momenti nei precedenti mesi di cui non vi ho parlato che sono stati dei bellissimi momenti che non scorderò mai.
Iniziamo da Thanksgiving, festa famosa ovunque anche se non la si festeggia, il mio primo e ultimo Thanksgiving non è stato affatto male. Siamo andati a casa della nonna che ha cucinato per una mandria di bufali come ogni brava nonna e io ovviamente mi sono ingozzata come se non ci fosse un domani. Mica si spreca il cibo, eh. Dopo aver preso 10 kg nell'arco di qualche minuto, sono andata a casa di un'amica per iniziare una delle serate più belle da quando sono qui: la notte del Black Friday. Il Black Friday è il venerdì dopo Thanksgiving dove ogni americano esce con l'intendo di comprare di tutto e di più perchè è in saldo. E se nel frattempo investe qualcuno, inciampa sopra qualcuno o ha una rissa con qualcuno, è ancora meglio. Gli americani sono matti. Mi avevano consigliato di indossare ginocchiere e casco, pe' favve capì. Lo shopping inizia già dalla sera, e noi andiamo un pò ovunque, malls, Starbucks, Target... in Target è successo il panico. So solo che ad un certo punto mi ritrovo a guardare una mia amica e sua madre che accettano una scommessa in cui dovevano far suonare tutti i... oddio come si chiamano? Quei cosi che fanno rumore se giri la manovella... ah, l'italiano, che lingua sconosciuta. Comunque di quei cosi ce n'erano un centinaio, e loro li hanno fatti suonare tutti! Dire che c'erano persone ferme a guardarci è dire poco... e da una scommessa si passa ad un'altra, ma questa volta centro anche io: mi hanno dato degli oggetti random, tipo una barretta di cioccolato, un dvd, un cd, e io dovevo metterli nel carrello di una persona a caso senza che se ne accorgesse. Come si dice a Roma, un taglio regà, un taglio. Mai riso così tanto in vita mia. Perchè vogliamo parlare di quando il fratello della mia amica invece di chiamarmi Federica, mi chiama Peperica? Ma convinto. E quando io me lo guardo e gli faccio:"Excuse me, what's my name again?" a quel punto ridevo così tanto che non riuscivo quasi a respirare. E questa è solo una delle tante volte in cui le persone hanno sbagliato il mio nome. Il mio coach di basketball una volta ha scritto il mio nome così: Fredriqua. Close enough.
Così dopo aver passato una nottata a fare shopping, in cui mi sono finalmente comprata la mia amata Canon 600D a metà prezzo, Dicembre passa e arriva Natale.
Natale 2014 è stato uno dei Natali più belli. Non perchè sia successo qualcuno di speciale o che, semplicemente è stato un bel Natale. Ho aperto regali, giocato a carte, riso e mangiato, e per me questo è abbastanza.
Capodanno è stato ok, qualche giorno prima avevo chiesto in giro cosa si faceva a Capodanno, ma o nessuno faceva nulla, o andavano a feste piene d'alcohol e io a feste del genere sto lontana, quindi sono rimasta a casa con la mia hostfamily. Siamo andati a casa di amici dell'host mom, in cui devo dire mi sono divertita perchè abbiamo giocato a giochi da tavolo davvero fighi, e poi siamo tornati a casa giusto per festeggiare l'arrivo del 2015, a mezzanotte e 5 minuti tutti a nanna. Aaah, gli americani, che tipi.
E così mi ritrovo qui, dopo esattamente 5 mesi e un giorno che sono qui in Michigan, forse un pò ingrassata, con molti più vestiti di quando sono partita, con un inglese migliore ma un italiano purtroppo parecchio peggiore, e sono ancora viva. Can you believe that? Because I can't. Manca poco e allo stesso manca tanto alla fine di questa esperienza, e sono triste e contenta allo stesso tempo, ma se ci penso sono più triste che felice. Stare qui non è semplice, alcune volte mi sento in trappola, fai quello, non fare quello, sii gentile con tutti, prendi tutte A a scuola. Qui le persone si aspettano che sia perfetta, e we all know that I'm not. Prima di partire mi ero fatta così tante pippe mentali sull'anno all'estero che quasi non era umano, mi sono immaginata milioni di cose che potevano andare storto, ma lo sapete che la vita fa sempre come gli pare. Quindi futuri exchange, non vi fate aspettative, non iniziate a invidiare gli altri exchange perchè hanno quello e quell'altro, è tutto inutile. Partite e accettate quello che succede, che sia fantastico o orribile, perchè è grazie a quello che crescerete.
Ma ora basta con queste baggianate, mi rimane poco tempo(sembra che sto pe' morì) e devo ancora raccontarvi di Chicago.
L'exchange spagnola a scuola da me a fine Dicembre mi ha invitata ad andare con lei e la sua hostfamily una giornata a Chicago ed è stato davveeero bello. Ho utilizzato la mia bambina(canon) per la prima volta e fatto tante belle fotine. Fortunatamente non faceva troppo freddo e la spagnola è simpatica quindi ci siamo divertite. Abbiamo camminato per un paio d'ore perchè lei doveva "assolutamente trovare quel posto famoso dove fanno una buonissima pizza", che poi ha finito per essere pieno di gente e quindi come si dice a Roma, ce siamo date.
E ho lasciato l'avvenimento migliore per ultimo: sapete che gioco a basket. no? E sapete che faccio schifo, no? Ecco, l'altro giorno ho fatto il mio primo canestro in una partita. Raga, sembrava avessi appena trovato una cura per il cancro. "Congratulations!" "Good job yesterday!" "You were rocking!"
Ora devo proprio andare, mi mancano 7 minuti e devo mettervi tutte le foto.
Alla prossima bellissimi, ve se ama.









Federica

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