domenica 28 settembre 2014

Un mese qui e gli americani sono strani(soprattutto i maschi)

Chi non muore si rivede!
I know guys, I know. I’m such a bad person. Can you forgive me? 10 days without posting anything!
Direi ora basta con l’inglese, già lo devo parlare 24 ore su 24, se poi scrivo anche un blog in inglese la cosa potrebbe davvero farmi impazzire (detto da una che prima di partire amava l’inglese alla follia. Help me).
Questi 10 giorni sono stati strani: non è successo granché ma allo stesso tempo è successo di tutto, sono stata felicissima ma allo stesso tempo ci sono stati dei piccoli momenti di tristezza. When they say it’s not easy to be here, they fucking mean it.
Partiamo dalle cose positive però. Il 21 è stato un mese che sono in America, e il 24 un mese che sono con la mia famiglia, così per festeggiare mi hanno comprato un mazzo di fiori e del gelato! Amo la mia hfamily, che sinceramente ritengo più come una vera famiglia che una “host” family. Sono sempre lì per me, anche se non sono ricchissime non si fanno problemi a spendere dei soldi per me, cercano sempre di farmi fare qualcosa e di non farmi annoiare. Non sono perfette, come non lo sono nemmeno io d’altronde, ma per ora abbiamo davvero un bel rapporto e spero continui a migliorare sempre di più col tempo.


Venerdì c’è stato il Purple Game, partita di football contro la scuola che tutti odiano, Plainwell, non si sa bene il perché. Sapete quell’odio che semplicemente esiste? Del tipo Milano contro Roma, New York contro Los Angeles… che poi io conosco della gente di Plainwell e sono davvero simpatici… ma shhh o mi uccidono! Ovviamente abbiamo perso, ma tralasciando quello che sinceramente nemmeno mi interessa perché di football capisco solo che i giocatori sono molto belli e quello mi basta, dopo il game siamo tornati a casa e abbiamo avuto un bonfire, un falò, con alcuni amici, tra cui un ragazzo che avevo invitato io. Non volevo parlarne perché la cosa mi imbarazza un po’(sembro una dell’800) e poi perché in realtà ancora non è successo davvero nulla, però c’è questo tipo con cui ogni tanto mi messaggio e con cui parlo durante statistica che trovo davvero davvero carino. Scherziamo sempre, se ci incontriamo nei corridoi ci spintoniamo, ci prendiamo in giro… in poche parole mi piace. Tra tutti i posti in cui doveva piacermi qualcuno, direi che l’America era all’ultimo posto, ma com’è che si dice? Al cuore non si comanda? In qualunque modo vogliate metterla, la cosa rimane sempre quella: andrà a finire male. Ma la cosa divertente è stata quando la mia hmom è stata la prima a dirmi:”Perché non lo inviti al falò?”. Io mi aspettavo un:”No, non puoi avere un ragazzo, stai lontana da ogni individuo di sesso maschile, sono il diavolo in persona”, invece quando io le ho detto che non ero sicura se invitarlo, ha chiesto alla mia hsister se poteva invitarlo. Dovevate vedere la mia faccia! Del tipo amami ora, ti perdono per il fatto che mi spegni il wifi. Anche se devo dire che con questa storia è migliorata molto, lo tiene quasi sempre acceso, anzi, ora è la mia hsister che crea più casini, lo spegne sempre appena entro a casa. La cosa che non capisce è che ora ho una sim americana con internet quindi posso scrivere su whatsapp a chi mi pare dalla mattina alla sera e parlare italiano come se non ci fosse un domani. Che pazzerella che sono, lo so.
Ora passiamo alle cose negative: lunedì mi sveglio e l’hmom mi prepara la colazione, french toast e wrustel, e fin qui tutto ok, amo quando mi fa la colazione. Arrivo a scuola, entro in classe e mi inizia a venire da vomitare. Vado in bagno ma non riesco a vomitare, così vado alla seconda ora e cerco di hold it together. Dopo un po’ mi inizio a sentire leggermente meglio, durante US history un ragazzo e una ragazza mi hanno chiesto di andare al cinema uno di questi weekend quindi la giornata stava andando leggermente meglio. Dopo aver finalmente finito scuola, una volta arrivata a casa avevo la parte sinistra dello stomaco che mi faceva un male cane, così inizia a salirmi un po’ d’ansia perché ovviamente non voglio stare male, così mi informo su cosa potrebbe essere e ho scoperto che è una cosa normale che viene quando sei sotto stress e mangi troppi carboidrati. Thank you America! Sinceramente non ero chissà quanto sotto stress, ogni tanto ero un po’ arrabbiata al tipo di cui vi ho parlato prima perché non mi salutava in prima ora o perché gente che mi scrive su facebook poi il giorno dopo non mi saluta a scuola, ma queste sono cose stupide che di certo non ti fanno venire a fucking side pain. Poi però se ci rifletto sopra, quando sei un exchange student sei sempre stressato. Sei sempre sulle spine, non sai mai cosa farai il giorno dopo, non sai mai con chi parlerai, non sai se sarai felice o triste. Magari stressato non è la parola giusta, però fidatevi che soprattutto i primi mesi non saprete mai che emozioni state provando, perché probabilmente ne stai provando un centinaio diverse.
Ma tutto alla fine si è risolto, ora sto meglio anche se devo comunque stare attenta a quello che mangio perché appena mangio qualcosa di troppo pesante mi ricomincia a fare male, infatti in questa settimana ho mangiato poco o nulla, con parecchia sorpresa da parte degli americani, che ogni giorno a pranzo mi chiedono:”Ma mangi solo quello?”, indicando lo yogurt che ho in mano. Sì americani, non sto mangiando un quintale di cibo come fate voi, accettatelo.
Una cosa che ho notato in questo mese negli states e di cui sono molto triste è che gli americani sono fottutamente pigri. Avevo invitato delle ragazze ad andare al cinema a vedere “The Maze Runner” perché ho letto il libro quindi ero molto curiosa di sapere com’era il film, così prendo coraggio e le invito. Accettano e decidiamo il giorno, una domenica. Arriva la fatidica domenica, un paio di orette prima mi arriva un messaggio:”Mi dispiace ma nessuna può più venire al cinema”. Il giorno dopo a scuola mi dicono che era per i compiti. Del tipo che se venite in Italia allora non avrete mai una vita sociale.
Ma comunque questi sono solo piccoli ostacoli nella vita di un exchange, queste ultime settimane sono andate davvero bene, ci sono stati dei giorni, dei giorni interi, in cui ero davvero felice. Sapete quando sei felice e non sai nemmeno il perché? Quando stai bene con te stessa, sei circondata da belle persone e non riesci a smettere di sorridere perché sei fottutamente felice e non puoi non mostrarlo. Non dico che sono sempre stata così, ci sono stati dei momenti in cui mi sono sentita un pò sola e giù di morale, ma è normale e alla fine l’importante è che questi momenti negativi non durino troppo e che vengano superati.
Una cosa di cui volevo parlarvi, non per fare la figa o che, fidatevi non è il mio caso, è di come i ragazzi qui ti scrivono su facebook, ti commentano i post e ti mettono e poi a scuola nulla. Nothing. Nada. Rien. Ma io dico, se mi scrivete su facebook e vi sembro simpatica, che vi costa salutarmi a scuola? Non dico che dobbiamo sposarci ora, ma cavolo almeno un ciao puoi dirmelo, è gratis.
Ma il colmo è stato questo tipo che mi scrive e mi fa:”Siamo nella stessa classe di storia americana. Penso che tu sia molto carina. Pensi che io sia carino?” Come un mal di denti fratè. Il giorno dopo entro in classe nemmeno mi guarda. Ti meriti un premio.
Un altro tipo mi scrive tutti i cibi americani che devo provare e mi dice che dovremmo hang out sometimes. Il giorno dopo a pranzo saluta la tipa seduta accanto a me e non me. Ti stringo la mano se vuoi.
Tipo bello(madonna quanto è bello) che quando entri in classe ti saluta un giorno sì e 400 no. Vuoi una medaglia?
Oddio il tipo di cui vi ho parlato prima che ho invitato al falò mi ha appena scritto:”Hello beautiful”. Vedete che fanno? E non vi dico tutto ciò per fare la figa del tipo:”Guardate quanto sono fantastica tutti ci provano con me!”, lo dico per farvi capire che tipi sono sti americani.

Beh, direi di concludere questo post e farla finita di offendere sti poveri americani, anche se un po’ se lo meritano.




(mi fa morireeeee ahahah)






Ciao belli de mamma


Federica

mercoledì 17 settembre 2014

Bel weekend e primi voti a scuola

Io amo il Football. Ok riscrivo la frase. Io amo i giocatori di football. Ah, ora va molto meglio.
In realtà questa cosa l’avevo già notata il primo giorno di scuola, ovunque mi girassi vedevo un giocatore di football più bello dell’altro. Ma indovinate un pò? Sono tutti fidanzati. 
Questa è una cosa assurda dei teenager americani: sono tutti fidanzati. 
Non potete capire quante volte mi hanno spezzato il cuore in questi giorni. Entro in classe, mi innamoro di qualcuno, esco dalla classe, lo vedo mano nella mano con una e il mio cuore si spezza in due. Tutto ciò succede praticamente ogni giorno.
Per esempio c’è uno nella classe di Statistica talmente bello… concentrata Fede, concentrata.
Rimanendo in tema, venerdì sono andata alla mia prima partita di football! Ed è davvero come nei film. Le cheerleader, gli spalti, i cori, il casino. Davvero divertente. Ho quasi perso l’udito dall’orecchio sinistro eh, ma apparte quello davvero divertente.



Il giorno dopo, Sabato, siamo stati tutto il giorno fuori, tornata a casa la sera stavo morendo.
Sveglia alle 7 per andare ad una camminata(oddio come si può tradurre “walk” in italiano?) per la prevenzione contro il suicidio, la quale ha avuto luogo al centro di Kalamazoo che è troppo carino!
Poco prima di iniziare la mia hmom è stata anche intervistata da non so quale ente televisiva! E la sera dello stesso giorno l’hanno trasmessa al telegiornale ed è stato troppo figo!



Appena finita la camminata (again, come cavolo si può tradurre) siamo andati al “golf outing” del boyfriend dell’hmom. Il golf outing è una giornata dove si gioca a golf per raccogliere dei soldi, in questo caso per una borsa di studio in nome della sorella del boyfriend morta un anno fa. E la mia hmom era la fotografa ufficiale, così siamo salite su un golf cart e siamo andate in giro a fotografare gente a caso mentre giocavano ed è stato divertentissimo perché l’hmom guidava velocissimo e mentre guidava rideva come una matta quindi abbiamo rischiato di morire circa un centinaio di volte. Lo so, non sembra chissà quanto divertente, ma lo era parecchio, soprattutto perché mi ha fatto usare la sua Canon per tutto il giorno! E devo dire che sono uscite davvero delle belle foto.
Dopo il golf outing, dato che eravamo poco stanchi(sarcasm), siamo andati ai “races”, cioè corsa di macchine(non potete capire la difficoltà nel tradurre le cose) e nella prima ora mi stavo abbastanza divertendo, ma dopo due ore che ero seduta a gelarmi parti che è meglio che non vi descriva, la stanchezza e il freddo hanno avuto la meglio e l’unica cosa che volevo fare era stare a casa al calduccio sotto le coperte. Però ci siamo fatti un giro della pista su uno scuolabus lilla trooooppo bello e questo mi ha abbastanza rinvigorita. Abbastanza.
Dopodichè siamo tornati a casa, per la gioia delle mie chiappe gelate.
Il giorno dopo, Domenica, l’ho passata a fare i compiti e a ripassare per il compito di Algebra di Lunedì al quale alla fine ho preso una bella B! Io mi sarei accontentata anche di una C, ma direi che sono più che contenta di una B. Mentre la prof di Statistica ci ha dato il resoconto di tutti i voti che ha e la mia media è una bellissima(e sudatissima) A! Giuro che non me la aspettavo proprio. Nella scuola americana ti riempono di compiti, è vero, però poi con i voti sono molto tranquilli. E soprattutto, una cosa molto importante, è che non hanno preferenze, calcolano tutto in percentuali. Avete letto professori italiani? Smettete di regalare voti a destra e a manca.

I think I’m done guys. I hope you have a really good day.
Always believe in yourself and never give up!



Federica

venerdì 12 settembre 2014

Primo momento di homesickness e ragazze alla Mean Girls

Sapete quella storia del "io non mollo trigonometria, non sono venuta qui per cose semplici blablabla tante stronzate blablabla"? Tante belle parole…
Il punto di trigonometria non è che fosse difficile o che, è solo che ogni giorno avevo ore e ore di compiti solo per questa materia! Così ho deciso di mollare. Yes, I gave up! E ho fatto na cavolata.
Sono andata dalla tipa per farmi cambiare schedule, e indovinate che ha fatto? Per farmi fare Algebra 2, la matematica leggermente più semplice di trig, mi ha cambiato le due ore in cui avevo iniziato a farmi degli amici, US History e American Literature.
Prima avevo US History alla 4° ora e ora ce l'ho alla seconda. Inoltre questa era la classe dove c'era il tipo con la voce da orgasmo! Non potete dividerci, siamo destinati a stare insieme! Appena lui molla la ragazza, ovvio.
Poi prima avevo American Lit alla 6° ora e ora ce l'ho alla quarta. In questa ora c'erano le ragazze che mi avevano invitato a vedere Il canto della rivolta. Adesso che ho cambiato ora sono ancora invitata secondo voi? I hope so or I'm gonna kill somebody.
Quindi in poche parole, in quelle poche ore dove c'erano persone simpatiche, con cui sarei potuta uscire e diventare amica, dove i professori erano divertenti(ok solo quello di US History, but still), proprio quelle mi hanno cambiato.
Mi domando perchè ancora mi sorprendo quando succedono queste cose.

L'hsister mi ha appena chiesto se ho quasi finito di scrivere sul blog. Del tipo sbrigati perchè non puoi farlo. Secondo me non vogliono che io scriva in italiano. Ma io mi chiedo, sto 24 ore su 24 a parlare inglese, a pensare in inglese, a fare i compiti in inglese, a vivere in inglese, se un'oretta ogni tanto scrivo qualcosa in italiano non penso mi crei chissà quanti problemi, o sbaglio?
Ah, la vita di un exchange.

Il giorno dopo
Avete presente il film “Mean Girls”? Delle ragazze a American Literature mi hanno chiesto di sedere con loro in biblioteca(sì le scuole americane hanno le biblioteche. Che sono piene di libri fantastici. Penso che queste due frasi spieghino tutto) per fare un essay inutile e noiosissimo, e poi mi ci sono seduta anche a pranzo. Sono state davvero carine ad invitarmi a stare con loro, mi hanno risollevato la giornata, però mi ricordano un po’ le ragazza di Mean Girls! Bione, popolari, una è una cheerleader… Non che siano cattive o che, o almeno con me non lo sono, però mi danno quell’impressione.
Appena finita scuola sono andata al mio primo practise di pallavolo. E ultimo.
Mercoledì dato che era il mio primo giorno dovevo fare i “tryout”, una giornata in cui vedevano come giocavo e mi dicevano in quale squadra avrei giocato.
Diciamo che ho iniziato bene, prendevo tutte le palle, tiravo dritto, mi venivano tutte le battute… e poi è andata sempre peggio. Su 50 baquer me ne sarà venuto uno. Anzi no, mezzo. Quindi alla fine la coach mi ha detto molto gentilmente che io potevo far parte della squadra intermedia. E voi direte, ehy non è poi così male! Il punto è che in quella squadra ci stanno ragazze molto più piccole di me. Mentre nella squadra con cui mi sono allenata, quella delle più brave, ci sono tutte ragazze della mia età che già un po’ conoscevo. E sono così carine! Mi spiegavano tutto quello che dovevo fare, appena prendevo una palla bene(quelle poche volte) mi davano il cinque e mi spronavano, è stato davvero divertente
Ad un certo punto ho pensato che sarei svenuta eh, ma tralasciando quello è stato divertentissimo. Ma la mia carriera da pallavolista finisce qui. E volete sapere il vero motivo? Per i compiti. Ogni giorno, every fucking day, sto ore e ore a fare i compiti. Ci avreste mai creduto? Io mi aspettavo un anno in panciolle, e invece tutto il contrario. Effettivamente la scuola americana può essere facile se scegli determinate materie, ma io essendo un exchange student sono obbligata a prendere materie come US History e American Literature che danno compiti assurdi e lunghissimi ogni giorno!
Quindi grazie chiunque mi abbia fatto credere che la scuola americana fosse semplice, mi ci avevate fatto credere.
Oggi però abbiamo avuto il test di Statistica e devo dire che era davvero semplice, soprattutto per il fatto che la prof qualche giorno prima ci aveva fatto scrivere degli appunti su un rettangolino di carta, e quello aiuta davveeeero tanto durante la verifica. E’ come se avessimo il permesso di copiare dai bigliettini che ci facciamo. Dovrò fare quattro chiacchere con i prof italiani quando torno…

(è scritto poco piccolo m'hanno detto)

Un altro test che abbiamo fatto è stato in Am. Lit., ma era un test di grammatica e non ci metteva il voto. Su 50 domande ne ho azzeccate 38! Io mi aspettavo di farne corrette 3 o 4 e invece!
Volete sapere la parte più assurda della giornata? Ho preso il bus giallo per tornare a casa! Normalmente vado con la mia hsister con la macchina, ma quel giorno non poteva perché doveva andare ad un appuntamento dal medico, così invece di chiedere di nuovo un passaggio a Jerret(figlio del boyfriend dell’hmom. Mamma mia sembra Beautiful), ho deciso di prendere il bus. Ed è stata un esperienza… paranormale.
Tralasciando che ero l’unica diciassettenne, o anche l’unica che andava al liceo probabilmente, subito dei ragazzini mi hanno iniziato a fare domande sull’Italia(“vedi spesso macchina da cosa?”, “com’è la pizza lì?”, “Puoi ripetermi il tuo nome? Fride… what?”), un ragazzino(che era altissimo ma si vedeva che andava ancora alle medie) mi ha chiesto se sapevo cosa significasse “bra”. Ah, i ragazzini di oggi.
E ho annuncio da fare! E’ una di quelle cose che nessuno exchange vuole ammettere ma sappiamo tutti che prima poi succede: l’altro giorno è stato il primo giorno in cui ho avuto homesickness! Che annuncione, eh?
Ero a US History e non so come mi sia venuto in mente(probabilmente perché quella classe è una noia assurda e quindi non stavo ascoltando nulla), ma ho iniziato a pensare a i miei genitori, a casa, al mio gatto e mi sono venute le lacrime agli occhi! E’ stato assurdo perché non avevo mai pensato di provarlo così all’improvviso e durante scuola. E’ stato un momento davvero triste.
Poi sono andata a Law, e per qualche minuto mi ero ripresa, poi il prof ha iniziato a spiegare e io ovviamente non stavo ascoltando perché per quanto il prof possa essere simpatico la sua materia è davvero noiosa, così ho ricominciato a pensare a casa di nuovo. Dopo qualche minuto in cui mi ripetevo che è normale, non sono l’unica exchange a sentire la mancanza dei proprio genitori, fai un bel respiro profondo Fè, stavi andando tanto bene, mai pianto fino ad ora ecc ecc… ho alzato gli occhi e il tipo davanti a me aveva una maglietta con su scritto:”It gets worse before it gets better” e ho subito pensato che fosse un segno! Maglietta perfetta per risollevare il morale di un exchange. Da quel giorno infatti quel tipo mi sta molto simpatico. Uno di questi giorni dovrei dirglielo. O forse è meglio di no.

Wow questo si che è un post lungo! Beh, non scrivevo da un po’ e avevo tante cose da dire.

P.S. Dicono che da oggi inizia il freddo. NON MI PRENDETE IN GIRO E’ ANCORA SETTEMBRE CI DOVREBBE ESSERE UNA LEGGE CONTRO IL FREDDO A SETTEMBRE.

Ciao belli de mamma

Federica

domenica 7 settembre 2014

Meeting della CHI e fine prima settimana di scuola

Siamo senza elettricità! Infatti sto scrivendo questo post su word e chissà quando riuscirò a pubblicarlo.
Stare senza elettricità è una tortura, non tanto perché non hai la televisione o internet (io tanto non l’avevo comunque. Se non sapete di cosa sto parlando leggete i precedenti post), ma perché non puoi davvero fare nulla. Sei dipendente dal sole. Appena tramonta l’unica cosa da fare è andare a letto. E ok che io da quando sono qui sono costantemente stanca, alzarsi presto, tutto il giorno parlare una lingua strana, vai di là, vai di qua, però andare a letto alle 8:30 è triste.
Ma è una nuova esperienza e una nuova cosa da raccontare, right? O almeno è quello che la WEP ti consiglia di pensare quando le cose sono diverse e non come te le aspettavi.
Ma parliamo di cose belle. Scuola.
Ma quanto sono simpatica!
Su scuola vi racconto solo una cosa di venerdì. Ultima ora, American Literature, vi ricordate che l’avevo soprannominata la classe inutile e noiosa? Venerdì mi sono seduta vicino a delle ragazze che mi sembravano carine e infatti mi hanno invitata ad andare con loro a vedere Il canto della rivolta!
E tutti sappiamo quanto io sia ossessionata da The Hunger Games quindi appena le ho sentite parlare di andare a vederlo il giorno in cui mi sono buttata e ho chiesto se potevo andare con loro! 
E questo mi ha messo davvero di buono umore dopo una settimana di scuola che di certo poteva andare meglio. But I’m not giving up!
Sabato invece sono andata al meeting della CHI ed è stato troppo divertente!
Ha avuto luogo a Lansing, la capitale(cosa che nessuno sa) che è troppo carina come città!
Ho parlato con persone che provengono da tutto il mondo: Cina, Thailandia, Germania, Spagna, Colombia, Mongolia, Svezia, Danimarca e tanti altri paesi. Ed è stato fantastico.
Ma la cosa più assurda è stata questa: ho incontrato anche con delle ragazze italiane e mentre parlavo italiano con una me ne sono uscita con parole inglesi, tipo “yeah” o “I know” ed è stato assurdo! Quasi dovevo impegnarmi per parlare italiano. La mia fottuta lingua. Parliamone. Però è stato davvero bello parlare con gente che sta provando le tue stesse emozioni, persone che hanno le tue stesse speranze, le tue stesse paure, ed ho scoperto che non sono l’unica che trova abbastanza difficile farsi degli amici! Questo mi fa sentire un pelino meglio.
Ho anche chiesto in giro la storia della CHI che impone(dovrei dire consiglia ma penso che la parola impone renda meglio l'idea) un’ora alla settimana agli exchange per parlare con la propria famiglia, e nessuno ha questa regola. Bene. Sono l'unica sfigata.
E questo è quanto! Speriamo la prossima settimana a scuola vada meglio.
See ya around. Have an amazing day!








Federica

giovedì 4 settembre 2014

Primo giorno di scuola

Dopo più di 3 ore passate a fare i compiti di trigonometria non riesco ancora a capire come faccia ad essere sveglia. O viva.
Dicevano che la scuola americana fosse semplice. Dicevano che i compiti fossero pochi e veloci. Dicevano.
Non so se siano le mie classi o la scuola o una forza divina, ma io trovo ogni materia fottutamente difficile. Poi il fatto che è tutto in inglese di certo non aiuta, mi sembra ovvio.
Ho dei libri più grandi della mia testa ripetuta 10 volte, compiti ogni giorno e oltretutto, quelle storie che si sentono, del tipo:”Ma non ti preoccupare, appena si saprà che sei italiana tutti vorranno essere tuoi amici!” Well, that’s bullshit. Qualcuno è abbastanza interessato, ma non così tanto da chiedermi il numero, o aggiungermi su facebook, o parlarmi per 15 minuti di seguito.
Ora, capisco che sono solo al terzo giorno, I’m not giving up yet, continerò a lottare con gli artigli, però volevo dirlo: it’s fricking hard.
Ma andiamo nello specifico del mio fantastico(kidding) primo giorno di high school.
Visual Arts in prima ora, strano ma vero, va tutto liscio. Seconda ora trigonometry c’è stato un attimo di panico perché la teacher ci faceva fare degli esercizi di “ripasso” perché loro li hanno fatti l’anno scorso, ma dato che io l’anno scorso non c’ero, non c’ho capito n’acca. Per un secondo ho pensato di mollare e cambiare materia ma poi mi sono detta:”Sei venuta qui per avere un anno semplice? Senza nessuna difficoltà? Assolutamente no! Quindi ti ci metti, ti fai il culo e passi questa classe con una C+(il minimo per passare) e chi la risente più la parola trigonometria”. And here I am, dopo 3 ore di compiti di trig. Mannaggia a me.
Terza ora law(che in inglese si pronuncia “la” e non “lou”, con la a bella aperta, come se dicessi:”Ehy guarda là!”). Il prof è fantastico, simpatico e mi chiede sempre se sto bene, se ho bisogno di aiuto e se capisco tutto quello che dice.
Quarta ora US History e altro prof simpaticissimo, racconta storie assurde e troppo divertenti, e oggi appena arrivati ci fa:”Oggi semplice test”, tutti entriamo in ansia, “ma prof è il secondo giorno di scuola” blabla. Volete sapere le domande che ci ha fatto? Ci sono due ragazzi. Uno si chiama Flippy e l’altro Wardbob, quale dei due è più probabile di indossare un cappello da cowboy? Oppure: tra Stacy, Gwen, e Mary, quale delle 3 preferisce sedersi in mezzo? Non potete capire le nostre facce dopo certe domande!
Un’altra cosa bellissima, o dovrei dire persona, in quella classe è un ragazzo che ha una voce talmente roca che gli basta una parola per far venire 10 orgasmi a 20 differenti ragazze. In contemporanea.
Ma indovinate la mia infatuazione quanto è durata? Giusto il tempo per vederlo baciarsi con la ragazza. Mi ha spezzato il cuore e nemmeno sa che esisto. Quanto è dura la vita di un exchange.
Quinta ora Statistics, che già ci riempie di compiti come se non ci fosse un domani.
Sesta ora, anche detta l’ora che non finisce mai, è American Literature, noiosissima e con gente noiosa.
Post cortino, vero? Strano, normalmente io scrivo i papiri.
Spero di avervi divertito con le mie solite disavventure.
Bella regà




(solo a me st'immagine fa morire dal ridere?)

Federica

lunedì 1 settembre 2014

Schedule e primi piccoli problemi

Sono un pò agitata perchè poco fa stavo parlando con l'hsister e mi stava dicendo che qui ci sono abbastanza spesso dei tornado e che la corrente salta per giorni, alcune volte anche settimane. Are you serious? Senza acqua, elettricità, wifi? Holly cow, I wouldn't survive.
Ma parliamo di cose più divertenti. Domani c'è scuola. Eh già, questo sì che è un argomento più divertente. Qualche giorno fa ho scelto le classi(sono un pò tristi, vi avverto):
PRIMO TRIMESTRE
1. Visual Arts
2. Trigonometry
3. Law
4. US History
5. Statistics
6. American Literature
SECONDO TRIMESTRE
1. American Literature
2. Chemistry
3. US History
4. Nutrition
5. Globlal issues
6. Animation(forse? E' tipo dove faccio i videogiochi. Maybe)
TERZO TRIMESTRE
1. Chemistry
2. American Literature
3. Sociology
4. Family Living
5. Pre-Calculus
6. Computer Graphic Design

Diciamo che non sono proprio entusiasta delle materie, ma non avevo chissà quale scelta...
But it's fine! Questa è stata una bellissima settimana, sono qui da meno di 10 giorni e già mi sento a casa. La famiglia cerca sempre di coinvolgermi, e anche se ancora non riescono a pronunciare il mio nome, per non parlare del mio soprannome("Is it Fidi? Fedi? Fédeeeee?) sono contenta. per ora. Non è tutto rosa e fiori, l'hmom è un pò troppo ossessionata sul fatto di non stare troppo al cellulare(se lei non è a casa, l'hsister dorme, io che faccio, mi gratto? Ovvio che sto un pò al cellulare per parlare con i miei amici no?) e con l'hsister dobbiamo ancora legare, ma c'è tempo e per ora, PER ORA(meglio specificarlo perchè domani chi lo sa che succede), tutto fila liscio.
L'altro giorno siamo tutti saliti sul golf cart e siamo andati al laghetto dietro casa al tramonto, ed era bellissimo. Peccato non avessi il cellulare per fare una foto, perchè come al solito non potevo utilizzarlo perchè era family time. I mean, alla fine non posso lamentarmi perchè è davvero bello che loro vogliano che nessuno utilizzi il cellulare quando passano del tempo in famiglia, ma io ho una famiglia e degli amici dall'altra parte del mondo e l'unico modo per sapere se sono vivi è utilizzare il cellulare!
Wow sembro una di quelle bambine hipster che non riescono a staccarsi un minuto dal cellullare, don't I? That's awkward. Che poi non ci sto mai perchè non ho internet quindi è praticamente inutile-Ok la smetto, I swear.
Un momento troppo assurdo ma esilarante allo stesso tempo è stato quando il pappagallo, o qualsiasi tipo di uccello sia, si è messo letteralmente a ridere. Letteralmente. E dopo qualche minuto che rideva, è entrata l'hmom, la quale si è messa a ridere a sua volta, così io mi sono messa a ridere, l'hsister si è messa a ridere, tutti ridevamo per assolutamente nessun motivo. Ok, forse detto così non sembra chissà quanto divertente, but it was!
E dato che oggi è il primo di Settembre, Agosto si è appena concluso(sono bravissima a costatare l'ovvio), perchè non dare un voto a questo mese? E così farò alla fine di ogni mese per questi dieci mesi. So, il voto per questo mese è... rullo di tamburi... 9! Direi che abbiamo inziato bene quest'anno, don't we?
E questo è quanto I guess.
Sono molto nervosa per scuola ma fortunatamente conosco già qualcuno(i benefici di avere un hsister della tua età) e la scuola è piccola quindi spero proprio di non avere troppi problemi.

P.S Lo sapete che l'hmom spegne il wifi? Come on, vivo a migliaia di chilometri da qui, come parlo con i miei amici, con la forza del pensiero? Per pubblicare questo post ho dovuto chiederle di accenderlo. Non puoi togliermi il wifi, dovrebbe esserci una legge al riguardo.



Bye bye folks

Federica